Una villa su misura

Udine

Il progetto

La residenza si colloca all’interno di un intervento di restauro conservativo che ha interessato un complesso edilizio storico del nostro centro cittadino con forti testimonianze dei secoli XVII e XVIII, periodi durante i quali l’involucro ha subito successive trasformazioni ed interventi, di cui i più recenti non sempre del tutto ortodossi.
È sicuramente anteriore alla metà del seicento il nucleo originario del complesso, mentre si concludono nel settecento gli ampliamenti più significativi dal punto di vista monumentale.
Il recente intervento è invece buona testimonianza di come, dal dialogo tra operatori privati e Soprintendenze, sia possibile far coincidere le esigenze di salvaguardia con quelle costruttive ed imprenditoriali, necessarie alla sostenibilità di operazioni edilizie di tale impegno finanziario.
 Cosa non facile, ma in questo caso decisamente riuscita; ed in questo contesto, il merito delle Maestranze intervenute è altissimo: i restauratori e tutti gli operatori intervenuti, hanno saputo dialogare con le preesistenze, con le murature, gli intonaci, gli affreschi, gli stucchi, i marmi e le pietre, dando prova, se ancora ce ne fosse bisogno, della forte propensione degli operatori locali del settore al rispetto verso i lasciti che i nostri avi, costruttori ed artisti, hanno saputo riservarci.
Dal punto di vista distributivo è divenuto necessario in alcuni casi intervenire sugli spazi, originariamente costituiti da saloni indivisi di grande metratura, per le diverse esigenze che il vivere contemporaneo comporta: l’esigua presenza di vani di servizio nell’intera residenza era ovviamente insufficiente rispetto alle richieste.
Per salvaguardare la continuità degli spazi sono state realizzate partizioni leggere in cartongesso ad altezza parziale, colmando il distacco fino al soffitto esistente con vetrate fisse, privilegiando così la continuità con l’esistente e permettendo comunque la lettura globale degli spazi nel rispetto del forte contenuto storico del nucleo spaziale originario.
È proprio questo senso di rispetto che ha fortemente connotato anche l’allestimento di questa residenza privata, con scelte improntante al dialogo con l’esistente dove ciò era possibile ed al rispettoso e riconoscibile distacco formale delle risposte progettuali all’esigenza del vivere contemporaneo. L’impiantistica molto “spinta” richiesta non ha interferito con le pur generose murature esistenti, cercando di occultarsi e di rendersi il meno presente possibile.
L’essenzialità del disegno degli arredi fissi rinuncia in partenza ad ogni tentativo di camuffare le proprie linee per renderle allineate al disegno del contesto, cercando comunque di non contrapporsi in modo forzatamente dissonante col preesistente con i cui cromatismi dialoga sul piano dell’armonia.
Alle armadiature laccate di bianco si accompagnano gli altri pochi materiali usati, quale il legno di noce nazionale e la pietra dalmata giocata sulle diverse finiture chiaro-scurali.
È con grande orgoglio che l’azienda CasaBella ha ricevuto l’impegno di dare vita ad un progetto dell’Arch. Pierluigi Vio per una casa meravigliosa.
Il risultato finale è una riprova del fascino propriamente italiano del recupero delle residenze storiche, tema progettuale da qualche tempo ritenuto “pericoloso” e disatteso rispetto alle nuove realizzazioni, soprattutto in nome di logiche economiche stringenti.

Info

DESIGNER

Designer Andrea Grattoni

Arch. Pierluigi Vio

Anno: 2018

Altri progetti firmati Grattoni1892

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